MDAC, diritto di voto e Commissione di Venezia


La Commissione di Venezia ha adottato la propria Dichiarazione Interpretativa alla sua 84esima
Sessione plenaria del 15-16 ottobre 2010 con un contenuto chiaramente discriminatorio
secondo il quale:

Nessuna persona con disabilità può essere escluso dal diritto di voto attivo o passivo
per l'elezione sulla base della sua incapacità fisica e/o mentale, a meno che
la privazione del diritto di voto e di essere eletti non sia imposto da una
decisione individuale di una corte di giustizia, a causa della comprovata disabilità mentale.

Il 25 febbraio 2011, l' MDAC ha presentato una lettera ed ha chiesto alla
Commissione di Venezia di esporre la propria politica sui diritti di voto delle persone con disabilità
in linea con il diritto internazionale esistente.

Portando tre pagine di argomentazioni e pareri legali, l' MDAC ha indicato il motivo per cui la Commissione di Venezia dovrebbe rivedere la sua Dichiarazione Interpretativa, presentando la legge, la politica e le asserzioni del Consiglio Europeo che sostengono l' idea che, il diritto di voto e di eleggibilità è applicato a tutti senza discriminazione, compresi a coloro che presentano qualche disabilità intellettiva e psico-sociali (di salute mentale). Il parere legale ha sottolineato che la maggior parte degli Stati membri del Consiglio Europeo hanno ratificato o firmato la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità (CRPD). La Convenzione è stata ratificata anche dall'Unione Europea. L'articolo 29 della Convenzione prevede  il diritto alla partecipazione politica, incluso il diritto di voto e di eleggibilità, per tutti gli adulti con disabilità, senza eccezioni.

Nel mese di aprile 2011, abbiamo ricevuto una risposta da parte della Commissione di Venezia, secondo cui è stato previsto di rivedere e revisionare il paragrafo attinente alle prossime riunioni della  Commissione (Venezia, 16-18 giugno 2011). Il paragrafo riveduto e proposto reciterebbe  quanto segue:

Il suffragio universale è un principio fondamentale del Patrimonio Elettorale europeo. Persone con  disabilità non possono essere discriminate a questo riguardo. Ciononostante, un tribunale con una sua decisione individuale, può decidere,in mancanza di un giudizio di adeguatezza riguardo ad una persona disabile, di impedirgli di esercitare il proprio diritto di voto o di candidarsi alle elezioni.

Secondo la Commissione di Venezia, la Dichiarazione interpretativa è in
conformità con gli strumenti internazionali pertinenti e della giurisprudenza. Dicono
che l'art CRPD 29 non prevede un diritto assoluto. Il giudizio della Corte Europea dei Diritti dell'uomo nel caso di Kiss contro l'Ungheria, chiede decisioni individuali in materia di privazione del diritto di votare sulla base della disabilità mentale e perciò non preclude tale privazione. Per quanto riguarda la Commissione, la Dichiarazione interpretativa si basa sul principio chiave del suffragio universale, in quanto parte del Patrimonio Elettorale Europeo, ed è pienamente applicabile a persone con disabilità, senza alcuna discriminazione.

Nelle sue osservazioni conclusive in merito alla Tunisia, il Comitato sui diritti
delle persone con disabilità, alla sua quinta sessione, ha raccomandato l'urgente
adozione di misure legislative per garantire il diritto delle persone con
disabilità, comprese le persone che sono attualmente sotto tutela o
amministrazione fiduciaria, a poter esercitare il loro diritto di voto e di partecipare alla vita pubblica
sulla base di eguaglianza con gli altri.

La posizione di MDAC è che il lavoro della Commissione di Venezia è minato da una chiara
lettura erronea del diritto internazionale dei diritti umani. Il suffragio universale si applica a
tutti, a prescindere di abilità o disabilità e la Commissione di Venezia dovrebbe
adottare un documento modificato in base all'interpretazione CRPD della Commissione
sui Diritti delle Persone con Disabilità.

MDAC vorrebbe organizzare un pre-evento a Venezia (Italia) il 15 giugno 2011 per influenzare il lavoro della Commissione di Venezia sul diritto di voto delle persone con
disabilità. Stiamo progettando di far arrivare un invito a tutti i membri della Commissione di Venezia per il pre-evento, dove noi difenderemo il suffragio universale per tutte le persone senza alcuna discriminazione. Abbiamo anche in programma di organizzare una protesta con la partecipazione delle persone con disabilità, DPO e ONG. 

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